Loghi
Il Veliero (2002-2005)
2002 Fondazione della Compagnia -
2004 Fondazione dell’Associazione
E’ un veliero che naviga veloce di porto in porto scegliendo le acque calde e le correnti briose; è stato il simbolo dell’accoglienza, della libertà e della spensieratezza delLa Ciurma. Un gruppo aperto in primis a quelle persone unite da lavori socialmente utili, ma soprattutto da quella voglia di farsi due risate a fine giornata “che ce n’è tanto bisogno”… e successivamente a tutte le persone di qualsiasi valore tecnico/artistico verso un’esigenza sempre più marcata di miglioramento professionale.
Il Galeone (2005-2007)
L’Autonomia e la Riconferma della Scelta Sociale – la Fondazione del Giornale Associativo/Pedagogico “Diario di Bordo”
Non più un veliero veloce e leggero in una illuminata brezza mattutina, ma un galeone robusto che lascia il porto e va verso un orizzonte tanto plumbeo quanto avventuroso
Si scelse di cambiare simbolo dopo un periodo travagliato; l’indirizzo tecnico artistico che l’Associazione aveva acquisito sempre più ci aveva proiettato nell’ambito di una molteplicità di compagnie teatrali, nel contatto col mondo del professionismo del settore, nella competizione. Per questo la compagnia teatrale assorbiva parecchie energie anche a scapito dell’identità sociale; la Ciurma stava divenendo una delle tantissime compagnie amatoriali in cerca di fortuna e nello stesso tempo stava perdendo la sua mission iniziale, l’identità particolare e speciale. L’idea dell’apertura a chiunque sembrava non essere più valida poiché presentare un prodotto tecnicamente valido comportava selezioni, quindi puntare sull’attore piuttosto che sulla voglia di recitare, sui personaggi piuttosto che sulle persone. Inoltre alcuni contrasti tra associazioni scaturiti per incomprensioni organizzative e un troppo acceso confronto tra metodi artistici furono la goccia che fece traboccare il vaso: il teatro sociale e popolare non doveva essere per La Ciurma un momento di selezione tecnica, di conoscenza professionale, di discussioni intellettuali ma uno strumento di gioia, di aggregazione e di responsabilità reciproca.
La Ciurma si staccò quindi dall’ambito professionale riabbracciando la Mission Sociale; cercò nello stesso tempo una propria sede desiderando un’autonomia sia nell’identità culturale sia nel luogo dove incontrarsi. Questo significava staccarsi dalla cerchia delle compagnie, dal giro degli attori e degli artisti, il rischio di perdere una certa visibilità; nello stesso tempo nasceva il desiderio di mantenere i rapporti con molteplici associazioni votate anch’esse a un lavoro attento alla gente soprattutto ai bambini e ai ragazzi; da questi ragionamenti nacque l’idea di un giornale che uscisse mensilmente e racchiudesse le riflessioni di quelle associazioni unite dal desiderio di avere rapporti aldilà della “convenienza economica” o delle strategie di mercato e un attenzione particolare al mondo dei ragazzi. Di qui l’impresa del Diario di Bordo, Giornale Associativo e Pedagogico, autofinanziato con mille sforzi, che lentamente diventa una risorsa anche per le organizzazioni sociali per i minori, cooperative, educatori, psicologi
Il Timone disegnato (2007-2010)
La Fase Teorica: il Metodo, 3 Settori collegati in 1 Metodologia Socio Educativa “Permanente”
La Ciurma ha riconfermato la scelta sociale come ‘rotta’ intessendo rapporti solidi in quest’ottica: la partecipazione ai tavoli pubblici del sociale, i contatti attraverso il giornale con molteplici gruppi, l’individuazione sempre più marcata del Settore Adulti “Compagnia delle Ciurme” come Progetto di Educazione Permanente sono la tanto attesa fioritura di un modello nuovo, di un progetto particolare, di un percorso speciale nato da quel manipolo di “ragazzi ciurmaglia” operai e artigiani del sociale. In ultimo la condensazione dei progetti del Settore Educativo Minori (CaG, EducAttore, Assistenza) in un percorso di formazione e certificazione per una figura professionale “l’Educatore/Operatore Ciurma (Educatore/Operatore Sociale Pedagogico Permanente) figura che avrà titolo per metterli in atto rendendo l’Associazione “rigenerabile” in altri luoghi e in altri tempi. Di qui l’ultima intuizione appunto della territorialità associativa; è il concetto di “Missione”, un territorio definito dove operare attraverso la metodologia.
I tre Settori (Adulri, Minori, Giornale) sono dunque collegati in un metodo unico che ha come scopo l’aggregazione popolare trasversale rispetto alle attività. 1)artistico/teatrale 2)culturale 3) sportiva e il collegamento alla vita pubblica attraverso i tavoli sociali e culturali; un’aggregazione che potrà nascere da ragazzo negli ambiti del settore educativo, svilupparsi nel settore adulti della Compagnia delle Ciurme e divenire risorsa professionale attraverso la Formazione e la Certificazione come Educatore/Operatore Ciurma, Educatore/Operatore Sociale Pedagogico Permanente (ESPP/OSPP).
Il simbolo diventa la rotta o meglio lo strumento per attuarla, il “Timone”; sulla carta finalmente la mappa è tracciata, ora è tempo di muoverci verso questo mare inesplorato, un lungo vergine, una direzione piena di senso e significato.
Il Timone stilizzato (dal 2010)
Gli anni della teoria si ‘incontrano/scontrano’ con la prassi della realtà sociale locale. Il progetto P.A.C.I.S. sta iniziando e la Ciurma ha sintetizzato in questo percorso in collaborazione con la Provincia di Roma e le Istituzioni le attività pratiche investendo nel concreto modello teorizzato precedentemente e forse troppo strutturato al suo interno, sia nelle realtà associative sia a livello di percorso personale individuale. La Ciurma manterrà una configuazione annuale di attività in cui si esprimerà una ‘missione sociale’ che è la somma delle diverse esperienze/eventi si organizzino di anno in anno (Benché rimangano la Redazione, Capi Scout della Partenza o di Strada, l’idea dei Gruppi/Ciurme, tutto si affida ed è flessibile alla situazione contingente si sviluppi di anno in anno). Tuttavia progressivamnete diviene sempre più importante radicare nel corso dell’anno un ‘calendario’ di incontri associativi che poi sfocerà nel 2016 nella stesura di un percorso di feste occasioni d’incontro per soci, amici e simpatizzanti a riconoscimento dei ‘traguardi’ vari (dialogo religioso ed ecumenismo, diario di bordo, impegno ambiente/animali, Simeone, capi scout di strada…)..
Logo Centro Socio Pedagogico
Dal 2015 (anno dell’inaugurazione della BASE CIURMA CENTRO SOCIO PEDAGOGICO) si affiancherà il LOGO tipico di questo spazio che tuttavia non sostituisce quello Associativo del Timone Stilizzato. E’ un luogo fisico dove anche non soci possono affacciarsi. Viene scelto prendendo spunto dai MEMORIALI che la Ciurma ha lasciato in questi anni sul Territorio: IL MEMORIALE PRIVATO A SIMEONE NARDACCI (la Vela), LE EDICOLE MARIANE NELLA SCUOLA CAPO D’ARMI e tra la CHIESA STELLA MARIS Cattolica e Protestante.